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Parlare oggi di Società Operaia di Mutuo Soccorso potrebbe significare, ad un interlocutore frettoloso e superficiale, rifugiarsi in un passato lontano e senza dubbio del tutto svincolato dai problemi e dalle sollecitazioni di vario genere che la società attuale prepotentemente ci propone.
Approfondendo il discorso e corredandolo della dovuta documentazione storica, invece, si arriva rapidamente a tutt'altra conclusione: le ultracentenarie Società Operaie di Mutuo Soccorso sono state e sono una forma di associazionismo che opera nel campo del sociale. Le prime S.O.M.S. sono nate in Piemonte già nel 1848 e si sono diffuse rapidamente in tutto il territorio nazionale. Esse sono presenti, ancora oggi, anche all'estero, sia in Europa (Francia, Inghilterra, Germania, ecc.) che nel Continente Americano (Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina, ecc.).
I lavoratori delle diverse categorie si raggruppavano dando origine alle S.O.M.S., per assicurarsi un futuro migliore, un futuro meno incerto per i problemi di carattere sociale e sanitario, caratteristici della società dell'epoca: c'era povertà, non c'era forma di previdenza sociale ne' assistenza sanitaria. Le S.O.M.S. offrivano, con le quote versate da ciascun socio e/o da contributi di benestanti, assistenza medica, aiuti in denaro per acquisto medicinali e/o altri casi di bisogno quali mancanza di lavoro, inabilità temporanea o permanente, ecc..
Nello stesso tempo si occupavano anche di cooperare al bene intellettuale e materiale dei soci attraverso corsi di istruzione scolastica e di formazione professionale non tralasciando l'aspetto ricreativo cori manifestazioni sociali. Non a caso il simbolo che ancora oggi le rappresenta è costituito da due mani che fraternamente si uniscono per offrirsi un reciproco aiuto. Non a caso esse hanno quale presidente onorario, alcune Giuseppe Mazzini e altre Giuseppe Garibaldi, personaggi dell'epoca che combattevano per la libertà e la dignità dell'uomo. Non a caso i colori della bandiera sociale sono quelli nazionali. Hanno fatto parte e fanno parte delle S.O.M.S. non solo gli operai, come potrebbe far supporre la denominazione originaria, ma tutti coloro che (vivono del prodotto delle proprie fatiche, esercitando una professione, arte o mestiere, senza disparità di culto, opimnioni ed origine). Il fine principale resta sempre quello di (affratellare gli operai in opere di bene).
Si intuisce facilmente che il campo di intervento è la società civile e gli ideali fondamentali di tale sodalizio vogliono sostanzialmente il miglioramento dell'uomo visto soprattutto nella sua dimensione sociale. Per questi scopi esse furono istituzionalizzate attraverso la legge 19 aprile 1886 n° 3818 e caratterizzate come Enti Morali .Come già detto, ci si raggruppava per aiutarsi nell'ambito sanitario ed in quello previdenziale. Non ci muoviamo forse oggi nella stessa direzione? I problemi attuali riguardanti le prestazioni sanitarie e previdenziali sono tornati prepotentemente alla ribalta ed esigono soluzioni tempestive ed adeguate. Si ripropone, quindi, l'attualità, in una veste rinnovata, delle Società Operaia di Mutuo Soccorso, che, se sostenute non solo da persone pronte a lavorare e a collaborare, ma anche da istituzioni operanti su territorio locale e nazionale, potranno apportare il loro concreto contributo.
Non va inoltre dimenticato né sottovalutato lo sforzo che viene attuato per una crescita culturale continua, attraverso un progressivo inserimento nel tessuto sociale e proposte di interazione con le altre agenzie educative. Con questo spirito fu costituita il 09/07/1876, la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Avezzano (AQ).
Ancora oggi, nella sua sede in Via Trieste n° 50 (Tel. 0863/21670), con una compagine sociale di n° 328 soci, essa porta avanti un programma di iniziative e manifestazioni varie volte al benessere comune, muovendosi all'interno del proprio statuto, nel pieno rispetto dei valori di fratellanza e mutualità, suoi originari principi ispiratori.
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